11 Novembre
Takayama
Non ho fatto subito amicizia con Takayama, anzi. Tutto è iniziato sul treno, dei turisti spagnoli avevano occupato il mio posto riservato, per non rompere le palle mi sono messa davanti ma ovviamente sono poi arrivati i legittimi proprietari… ho fatto anche la figura solita da “italiana” non al suo posto…
Il fatto è che fin ora è stato tutto molto autentico e davvero poco turistico, non vedevo quasi mai occidentali, e l’arrivo in questa città, diventata da 15 anni a questa parte molto turistica, è stato un po’ un trauma.
Anziché in una struttura tradizionale, qui pernotto in ostello, da un lato molto comodo alla stazione ed economico, dall’altro super turistico e molto omologato…comodo per fare il bucato, sicuramente 😀 Sono comunque felice di aver prenotato un solo ostello in questi 35 giorni, ci sono molti Ryokan tradizionali allo stesso prezzo (quello di Matsumoto ad esempio) che consentono sicuramente di vivere meglio l’esperienza giapponese.
La prima sera ho provato un ristorante davvero buono, qui la specialità, mi spiega Luca, unico italiano di Takayama che lavora alla reception dell’ostello, è la carne di Hida, pregiatissima!
12 Novembre
Takayama
La Mattinata inizia in relax, in programma oggi la visita alla città di Takayama. Il centro sembra offrire moltissimi musei e aree turistiche.
Decido di fare colazione al mercato del mattino, assaggio un buns (panino rotondo di farina di riso) farcito con stufato di carne di Hida, buono!
Il mercato è all’aperto, in una stradina che costeggia il fiume. Seguendo i percorsi guidati attraverso le vie piu storiche della città visito una dimora nobile tradizionale arrivo alla collina dove si trovano i templi, si gode una bellissima vista sulla città e l’autunno si presenta con i suoi colori più belli. (Racconto di più del mio itinerario di un giorno a Kanazawa in questo articolo) Decido di tornare presto in hotel e di andare in un supermercato per la cena: non mi era ancora capitata questa possibilità e l’idea di sfruttare la cucina dell’ostello per preparare la carne di Hida. Il supermercato è come il paese dei balocchi per me! Così tanti prodotti strani che non ho mai nemmeno Visto! Acquisto una zuppa pre “assemblata”, birra artigianale della zona di Hida e di Kanazawa, due confezioni di carne di Hida categoria 5, dei funghi Shiitake e qualche dolcetto.. sono pronta per una seratona!
In ostello faccio due chiacchiere con un programmatore Francese, anche lui in giro da solo nel periodo del Momijigari.
13 Novembre
Shirakawa-go
Mi sveglio nell’ostello con più male del solito… malefica sciatica finirà con rovinarmi la vacanza! Decido così che è il momento di fare visita ad un Ospedale Giapponese per farmi prescrivere il voltaren iniettabile (diclofenac sodium noi ti amiamo e ti rispettiamo). La sanità giapponese è gestita molto diversamente dalla nostra (ne parlo in questo articolo qui) fatto sta che dopo pochissimi minuti mi riceve un bel dottore 👨⚕️ che mi fa due iniezioni e mi prescrive dei cerotti anti dolorifici, acquistabili direttamente alla farmacia dell’ospedale. Alla fine sembra che il costo sia rimborsato dall’assicurazione!
Alle 11.20 prendo il bus prenotato per Shirakawa-go, che si rivela essere ancora più bella che in foto! Mi cerco per prima cosa un posticino tranquillo dove pappare il mio Bento acquistato alla stazione del bus. Una meraviglia. Io quarta cosa che in ogni stazione vendono queste cosine qui la invidio troppo al Giappone! La cosa belle è che in ogni località trovi sempre qualcosa di diverso, di tipico.
Ho fatto tante foto e visitato le più grandi case “aperte” (Descrivo meglio Shirakawa-go in questo articolo, se vuoi approfondire ❤️) e dopo un piacevole pomeriggio parto con l’ultimo bus verso Ainokura, il villaggio più piccolo e remoto dell’area, dove ho prenotato per due notti in due diversi Ghasso-Zukuri.
A Shirakawa-go pare che i Minshuko non accettino i “viaggiatori singoli” perché pare che disdicano più frequentemente, così gli operatori del sito Japanese Guest Houses mi hanno “dirottata” su Ainokura. Con il senno di poi è stata un’ottima scelta! Il villaggio è piccolissimo e non rimane sulla strada principale, bisogna attraversare un piccolo bosco e dopo 10 minuti di cammino si arriva nel cuore del paesino (una ventina di ghasso zukuri perfetti è bellissimi, in mezzo ai campi di riso e agli orti). La mia stanza è grandissima, separata dalle altre solo da pannelli in legno e carta di riso. La stanza principale, quella dove si serve colazione e cena al centro ha un focolare, noto con piacere dei pesci che stanno arrostendo ❤️
Anche dal punto di vista gastronomico questa vacanza è davvero splendida! Sto assaggiando un sacco di cose buonissime.
Faccio anche amicizia con una famiglia di Singapore (credo) e con un ingegnere Cinese cresciuto a Toronto ma che adesso vive e lavora ad Hong Kong.
La famiglia mi offre poi del liquore di prugna, Umeshu, una vera delizia – acido, aspro e dolce allo stesso tempo, poco alcolico – potrei berne a litri!
Dopo un bel bagno caldo, sono pronta alla nanna, visto che la colazione sarà alle 7.30!
14 Novembre
L’area dei villaggi è stupenda, ma non c’è poi molto da vedere dopo Shirakawa-go e Ainokura, decido quindi di visitare due piccole cittadine in zona, Toyama & Takaoka.
Anche il ragazzo cinese che ho conosciuto la sera prima va in quella direzione, la sua prossima tappa è la valle di Kurobe, sulla via delle Alpi Giapponesi è visitabile tramite un bellissimo trenino rosso 🚂.
Insieme decidiamo di esplorare le due città,
La sera, cambio il piccolo alloggio e dal mi sposto al Goyamon, sempre a Ainokura. Appena entrata nella sala principale trovo altre due coppie occidentali, sedute in estremo silenzio. Nessuno fiata, giuro! Non avevo mai visto una cosa così, passano tutta la sera senza nemmeno parlare tra di loro e alle 20.30 tutti spengono le luci per dormire ! Io avevo acquistato una bottiglietta di Umeshu, il liquore di prugna… la mia nuova passione qui 😀 Ho passato la sera lavorando, bevendo Umeshu e poi guardando la serie Tv più brutta del mondo 😀
15 Novembre
Ainokura
Il risveglio a Ainokura è stato splendido, anche la colazione in “religioso silenzio” è stata buona, tempo di partire alla volta di Kanazawa, prima includendo però la visita alla cartiera della piccola cittadina di Ainokura. Il proprietario è gentilissimo e realizza sculture di carta bellissime. Gli chiedo se mi scrive il nome del villaggio sul foglio di carta che abbiamo creato insieme ma… capisce male e inizia a realizzare Un bellissimo Disegno del paesino.. impiega moltissimo tempo a farlo, io provo a prendere il bus con una mega corsa ma niente da fare: ho perso l’autobus! Male molto male, quello successivo è 2,5 ore dopo.. disgrazia!
Idea geniale, provo a fare l’autostop con risultati molto scadenti: o non capiscono, o pensano che io sia una serial killer! Alcuni salutano… passano anche pochissime macchine su questa strada nelle Alpi Giapponesi che da Ainokura porta alla stazione di Jhonana, collegamento della linea JR con Toyama. Sono comunque stata molto fortunata, un simpatico omino, con il suo furgone trasporta tronchi di pino si ferma e mi fa salire: grazie a questo colpo di fortuna non perderò le coincidenze dei treni!
Lui è simpatico, non parla per niente bene inglese ma ci capiamo, uso il mio limitatissimo repertorio di parole giapponesi per esprimere concetti base, farciti con gestualità e verso strani che altro che Pictonary.
L’omino ha i capelli tinti, piccoli tatuaggi nelle mani e i buchi alle orecchie – chiaramente non ha avuto paura a caricarmi in macchina perché il “Bad boys“ qui è lui 😂😱😂😂
Kanazawa
Subito dalla stazione si capisce che a Kanazawa è una città più grande e turistica, con la linea di bus circolare mi dirigo verso il tempio prenotato su AirBnB per lasciare lo zainetto (lo zaino grande è in viaggio con la amatissima Yamato verso la famiglia a Kyoto).
Ad accogliermi Kumi e le Ema-Chan la sua barboncina di 11 anni, totalmente cieca.
Mi mostra la casa annessa al tempio, è molto bella! Riparto subito verso il castello di Kanazawa dove mi aspetta una Visita in inglese gratuita con un “nonno Rolando” giapponese, che alla fine mi ha regalato una foglia di acero da mettere nei capelli, così gentile! Panico perché a metà visita per rafforzare un concetto gli ho toccato l’avambraccio! È il primo giapponese che tocco, ci sono stata attentissima fin ora 😂😂 non c’è niente da fare è più forte di me!
Pranzo dentro al museo con vista sulle rovine del castello del 1600, riparto verso il mercato: piove troppo per andare al giardino giapponese, spero di essere più fortunata bei prossimi giorni
Al mercato assaggio inalveante la mia prima ostrica giapponese (sono di stagione ❤️) ma al momento della degustazione, questi pazzi hanno lavato in acqua dolce! Ho provato a termali ovviamente, mi hanno detto che sarebbero stati multati dalla polizia 👮♀️
Ma cosa fa l’acqua dolce da lavandino? Non mi sembra di nessuna utilità igienica ma ne distrugge il sapore
Ostrica pagata 600¥ spero che da altre parti costi meno, altrimenti i miei sogni di gloria di indigestione di ostriche svaniranno ! Ho quasi finito i contanti 😭
Inizia a piovere forte: decido quindi di andare a visitare il Museo di Arte Contemporanea, purtroppo la sala espositiva più grande era in allestimento. Un museo davvero bello dal punto di vista architettonico, sale ampie, bianche, dai soffitti alti. Molto carino!
La sala che mi ha colpito di più è il progetto di XX “I’m Humanity”
https://starts-prize.aec.at/en/im-humanity/
Carina anche la finta “piscina”
Il mal tempo non molla, così decido di tornare al Tempio, dove scopro che Kumi sta preparando un ottimo Mochi Ramen casalingo e mi invita a mangiare con lei: fuori tuona, la piccola Ema-Chan ha paura del temporale così vuole più coccole del solito 😂
È stato molto bello mangiare con lei, la casa è bellissima e il tempio è adiacente alla mia stanza, che affaccia sul giardino giapponese interno. Veramente un bellissimo posto!
Il maltempo non molla, grandine, fulmini e tuoni per tutta la notte mi tengono sveglia, complice il dolore alla sciatica che è tornato alla carica 😱
16 Novembre
La penisola di Noto – Hakui e Nanao
Non so perché ma mi è venuta super voglia di vedere il mare 🌊, così incurante del maltempo ho deciso da Kanazawa di spostarmi verso la costa: questo il bello di avere un po’ di tempo in più a disposizione per queste gite fuori porta più inusuali ❤️
La piccola cittadina di Hakui è famosa per questa spiaggia Cirihama, è l’unica spiaggia del Giappone dove si può andare in macchina (?) è lunga 8km, in effetti sembra una cosa divertente da fare!
Il mare in inverno ha sempre il suo fascino, non potevo perdermi l’occasione di vederlo!
Il treno successivo per proseguire verso Nanao nella penisola di Noto mi lascia il tempo di pranzare in questo deserto ristorantino, dove una signora mi prepara un pranzetto a base di sashimi che non dimenticherò!
Arrivata a Nanao (posto in cui sono andata totalmente a caso perché mi piaceva il nome 😂😱) scopro che l’attrazione principale è una specie di “casa dei pescatori” dove ognuno può grigliarsi da solo frutti di mare, ostriche, granchi vivi e ogni altro ben di dio.
Sono stata moralmente costretta a fare il secondo pronzo! Vi ricordate che ieri 1 sola ostrica lavata in acqua corrente mi era costata 600¥? Qui 10 ostriche costano 1620¥ e la figata di cucinarsele da soli nella griglia non ha prezzo.
Ho preso anche tante conchiglie “mandorle di mare”(Glycymeris glycymeris) di cui vado ghiotta. Sono grandi il doppio è più “piene” rispetto a quelle francesi che mangio a Genova o in Francia. Anche le ostriche nel secchio sono veramente grandi e molto piene!
Dopo il secondo pranzo al mercato del pesce ho fatto un giretto per il centro di Nanao, finendo nella stradina dedicata allo shopping di nome Ipponugi Dori Shopping Street (era tutto piuttosto chiuso e deserto) finendo al museo Hanayome Noren, il museo delle tende nuziali.
Il rientro a Kanazawa richiede tra gli 85 e i 55 minuti, dipende dal tipo di treno.
Avendo più tempo si potrebbe proseguire per la località termale di Wakura Onsen (le Hot Spring più famose della penisola di Noto) ma scelgo di rientrare a Kanazawa, sono piuttosto convinta che salterò la cena, vista la quantità di roba che ho mangiato oggi 😂😂😂